martedì 11 maggio 2021

Il caso Facebook vs Apple

Con l’aggiornamento, da parte di Apple, del nuovo sistema operativo IOS 14 a giugno 2020 si sono creati numerosi rumors riguardo l’inasprimento delle regole sulla privacy.

Apple ha imposto agli sviluppatori di tutte le applicazioni di specificare in modo preciso come verranno utilizzati e conservati i dati; in più ha aggiornato la sezione del sito dedicata alla privacy, con l’informativa su di essa che viene mostrata a tutti coloro che posseggono prodotti o servizi Apple.

L’azienda di Cupertino vuole trovare una soluzione riguardo al problema legato alla lunghezza, difficoltà e scarsa chiarezza delle informative privacy e di data security per come sono oggi comunemente impostate. Infatti non obbliga gli sviluppatori a cambiare le app, ma di dire agli utenti in modo trasparente quali dati vengono raccolti.


Facebook si difende dicendo che, in questo modo, le piccole aziende, si troveranno limitate nella loro possibilità di avere pubblicità personalizzate per raggiungere efficacemente i propri clienti. 

Facebook difende le piccole aziende, Apple gli utenti, che hanno il diritto di sapere quali dei  loro dati vengano utilizzati e di avere l'opportunità di potersi chiamare fuori in ogni momento.

Con questo post sul proprio blog, Facebook difende i più deboli: 




Facebook non ha accettato questo cambiamento di Apple perché guadagna sulle visualizzazioni fatte per ogni annuncio o su chi compra il prodotto visualizzato precedentemente attraverso quel determinato annuncio. 

Dopo l’acquisto, il rivenditore registra l’IDFA dell’utente che ha acquistato e lo condivide con Facebook, che può determinare se l’IDFA corrisponde a un utente che ha visto un annuncio per la cover. Questo mostra al rivenditore che il suo annuncio su Facebook ha funzionato.

Questa strategia è importantissima per Facebook perché riesce a capire quanto un annuncio possa risultare efficace o meno. 

Quindi, possiamo dire che, Facebook ha bisogno degli inserzionisti, che però non avendo in mano dei dati concreti, potrebbero sentirsi obbligati a spostare una parte maggiore del loro budget su altre app e servizi dove possono vedere il ritorno riguardante i loro annunci.

Facebook ha riconosciuto che il prossimo iOS 14 di Apple potrebbe portare a un calo di oltre il 50% nella sua attività pubblicitaria causando perdite incredibili.


Penso che sia facile capire che un'azienda ci controlla per fini commerciali e non perché vuole sapere cosa accade nella nostra vita al di fuori dei social. 

Con il documentario "The Social Dilemma” si riesce a capire esattamente il funzionamento degli annunci pubblicitari, delle inserzioni, degli algoritmi e del controllo dei dati personali; infatti queste informazioni vengono date e descritte approfonditamente da persone che hanno lavorato o che lavorano in quel campo specifico.

Per difendersi da questo attacco da parte di Apple, Facebook ha comprato pagine sui quotidiani per scagliarsi contro le scelte dell’azienda di Cupertino. 

Credo che questa battaglia tra Apple e Facebook continuerà ancora per diverso tempo ma principalmente ha creato un grandissimo hype grazie al quale hanno guadagnato entrambe. Penso però, che alla fine questa battaglia verrà vinta da Apple perché anche Google sta per introdurre delle modifiche riguardanti la privacy, come Apple ha già fatto a Giugno quindi, avendo l'appoggio da un'altra azienda fondamentale, Facebook dovrà adattarsi nonostante rispetti i requisiti fondamentali del GDPR cioè un regolamento che parla dell'utilizzo dei dati personali relativi alla privacy dell'individuo.


venerdì 5 marzo 2021

Competenze Imprenditoriali

Ciao a tutti!
Oggi vi parlerò sempre di un esperienza di PCTO che riguarda le competenze imprenditoriali che servono per capire a pieno tutto cioè che riguarda il marketing.
Questa esperienza è stata composta da 4 corsi: il primo riguardava il design thinking cioè un approccio innovativo che aiuta i clienti del capire i problemi e che lo aiuta a risolverli. 
Il designer e consulente Federico Dellanoce ha spiegato che, come prima cosa, bisogna fare un’analisi delle problematiche del cliente grazie all’utilizzo del metodo Doble Diamond composto da 5 fasi. Le prime 4 sono formate da variazioni tra carattere divergente e convergente mentre l’ultima è il test finale.
Per raggiungere una soluzione queste 5 fasi si possono ripetere in maniera ciclica. 
Possiamo definirle: empathy (fase divergente) cioè si pone attenzione particolarmente all’interlocutore durante l’esposizione del problema. Qui si comprende la situazione, si definiscono le conoscenze aggiuntive di cui si necessita e si scopre come ottenerle. 
Define (fase convergente) cioè si comprende e si da un senso alla ricerca per capire se si sta rivolvendo correttamente il problema per formulare una visione d’insieme.
Ideate (fase divergente) cioè si passa alla pratica valutando i mezzi necessari per poter risolvere i problemi che si sono sviluppati dalla ricerca. Qui si creano numerose idee e non le si scartano quasi mai perché ogni proposta potrebbe servire per raggiungere l’obiettivo.
Prototipazione (fase convergente) cioè il team crea e sviluppa tutto cioè che serve per trasformare le idee in soluzioni. Questa fase è strettamente legata alla fase di test.
Test cioè si propone all’utente la soluzione creata. Qui si mette in mostra anche l’applicazione di essa.
Il design thinking viene applicato in molti contesti dove è necessario arrivare ad un superamento di difficoltà e problemi.


Il secondo corso riguardava il Buisness Model Canvas, diretto dall’head operator di “FTA” Marco Filocamo. Il business model canvas è un template che serve alle aziende per aumentare la competitività, per creare buisness innovativi e per valorizzarsi sempre di più.
Per arrivare a questi obiettivi ci sono numerosi step cioè artificerà chiave, canali, segmenti di clientela, relazione con i clienti, partner, costi...
Per dimostrare ai clienti che si è i migliori sul mercato bisogna capire il target a cui si fa riferimento e capire quali sono i loro bisogni. Poi bisogna pensare a come creare guadagno: per arrivare a ciò bisogna lavorare su diverse piattaforme e modalità come negozi online, abbonamenti...
Per poter farsi spazio nel mercato e diventare i migliori bisogna come nere le risorse chiave che indicano le attività fondamentali che permettono all’azienda di avere successo sempre di più.
Per portare l’azienda ad avere una crescita si può fare una partnership che serve per aumentare le vendite di entrambe le imprese. 
L’impresa ha ovviamente dei costi; questi si dividono in fissi, cioè costi che l’azienda è a conoscenza di avere, e variabili, cioè le variazioni di spese che avvengono in base a consumi aziendali e imprevisti. 

Il terzo corso trattava del buisness plan, tenuto sempre da Marco Filocamo, dove spiega che il bp è un file di 30 pagine contente obiettivi e ambizioni che l’azienda si pone per il presente e per il futuro.
Il buisness plan è composto da più parti come il table pf content cioè il sommario dei contenuti, l’esecutivo sull’arteria cioè la descrizione del progetto, mission, vision, buisness goals e la struttura dell’attività. Abbiamo anche l’overview della società cioè i risultati e progressi che vengono ottenuti all’interno del mercato; lo scenario di mercato cioè analisi di mercato, dove viene indicato il positioning in confronto ai competitor presenti; il piano di marketing cioè viene spiegato come e dove trovare clienti e, infine, il piano finanziario ciel le mosse che verrano svolte per arrivare all’obiettivo aziendale.
Per poter ottenere un progetto concreto svolgiamo lo amore test dove vengono valutati l’efficacia del prodotto e l’interesse che si va a creare o no all’interno dei clienti.
Per studiare le potenzialità del mercato si può svolgere il metodo TAM SAM SOM cioè rispettivamente Total Advestabke Market (mercato totale disponibile), Serviceable Addressable Market (mercato potenzialmente disponibile) e Serviceable Obtainable Market (mercato realmente disponibile).
Questa metodologia è fondamentale soprattutto per chi vuole creare un startup.

Il quarto corso riguardava il Pitch-impara a presentare le tue idee svolto da Marco Filocamo.
Il pitch è la breve presentazione di un idea nel modo migliore e più accattivante per poter convincere il cliente ad investire sulla propria idea.
Esistono diversi tipi di pitch cioè l’Elevator pitch (breve discorso che serve per catturare l’attenzione degli interlocutori su un’idea), la Short form pitch (che è rapido e diretto per non far a concentrare l’interlocutore) e il Long form pitch (che dura al massimo 20 minuti e contiene un auto analisi dell’azienda, all’analisi dei competitor e la descrizione della propria azienda). 
Per poter creare materiale adatto alla presentazione il pitch deve far riferimento al pubblico a cui si riferisce. La presentazione incisiva con là slide del titolo dove viene spiegata l’identità dell’azienda; poi avviene l’esposizione del problema con conseguente soluzione e successivo buisness model. Infine si tratta di competitor e l’obiettivo aziendale cioè le speranze che l’azienda possa avere successo in qualche anno.
Credo che siano stati dei corsi molto importanti perché mi hanno formato in ambito lavorativo e personale al fine di poter comprendere nel migliore dei modi le strategie aziendali e il raggiungimento di obiettivi fondamentali.

giovedì 25 febbraio 2021

Linkedin e il Curriculum Vitae

Buongiorno a tutti!
Oggi vi spiegherò di alcuni corsi che ho svolto sol portale LTO Mantova riguardanti il concetto fondamentale del jobseeking. 
Questi corsi sono stati svolti da Luca Tamburrino, un recruiter. 
In totale sono stati
4 corsi molto importanti perché ognuno è strettamente collegato all’altro per temi trattati, al fine di poter impostare correttamente una ricerca di lavoro, di creare efficacemente il proprio account su LinkedIn e di creare il proprio curriculum vitae.

Corso sul portale LTO Mantova

È stato fissato subito un punto molto importante: l’estrapolazione di più informazioni possibili. Per far sì che ciò avvenga si possono utilizzare diversi strumenti come Notebook o Text edit per prendere appunti, Favinks che serve per contenere tutti i link e li rende condivisibili, Trello che aiuta ad ottimizzare i tempi e gestire i progetti per ottimizzare la nostra produttività, Planyway che è un calendario condivisibile con il proprio team di lavoro per poter avere appuntamenti in comune e Todoist che serve per organizzare ogni giornata.
Ora che siamo a conoscenza degli strumenti più importanti dobbiamo sapere che un recruiter deve esaminare i curriculum vitae degli aspiranti dipendenti. Per fare ciò necessità di selezionarli in base alle loro conoscenze delle tecniche e metodologie fondamentali che porteranno al raggiungimento o non di un obiettivo. Per raggiungere questo obiettivo bisogna mandare il curriculum a più aziende per avere più opportunità di lavoro, visto che, non è insolito essere scartati da alcune aziende.
Per poter essere conosciuti dalle aziende che cercano dipendenti dobbiamo creare un profilo LinkedIn; possiamo cercare una job description che sia in linea con il raggiungimento dell’obiettivo. Dopo aver fatto ciò creiamo il curriculum vitae con Kick Resume, cioè una piattaforma che permette di trovare template prestabiliti per curriculum vitae.
Per poterlo creare bisogna che all’interno ci siano delle caratteristiche fondamentali come rinominare il file con “CV nome cognome - Jobtitle.anno” (attraverso questa strategia le aziende possono essere colpiti dal nome che non deve essere sbagliato), la lunghezza del CV che non deve superare le 2 pagine o al massimo 3 nel caso si abbiamo più di 7 anni di esperienza . Bisogna che sia “compatto” perché i recruiter non stanno per più di pochi secondi a selezionare e leggere i CV.
Un’altra cosa importante è che il file deve essere slavato in pdf mentre l’invio deve essere fatto tra le 6 e le 8 di mattina perché in quell’orario i recruiter hanno del tempo per leggere i CV dei canditati.
Per poter sviluppare un profilo correttamente su LinkedIn dobbiamo sviluppare una struttura visiva composta dall’headline che contiene il jobtitle è una breve introduzione nostra, la foto profilo che deve essere professionale e con abiti da lavoro, la work experience cioè ogni esperienza lavorativa svolta nel corso della propria vita, anche durante il periodo scolastico come i corsi PCTO che sono importanti perché danno dei punti fondamentali sui quali poter costruire la propria carriera lavorativa.
Per poter cercare lavoro online si possono usare anche Boolean Search che permette di ottenere risultati esaustivi riguardo a una ricerca specifica grazie all’utilizzo di termini come AND, OR, NOT che servono rispettivamente per produrre meno risultati con più qualità, per aumentare la quantità rispetto alla qualità e per escludere un parametro.
Un’altro strumento importante è Universal Search Metgod che creano stringhe di ricerca delle Boolean Search.
L’ultimo strumenti è l’X-day che permette di svolgere una ricerca avanzata attraverso 6 comandi fondamentali cioè “site, intitle, inurl, filetype, not, related “
Grazie a questo corso sono riuscito ad imparare, creare e ottimizzare il mio profilo lavorativo su LinkedIn creando skills che non ero a conoscenza. In più mi ha dato dei consigli molto importanti riguardanti il raggiungimento degli obiettivi.

Il mio profilo LinkedIn

sabato 23 gennaio 2021

Seminario "Con gli occhi di un altro - Fotografie e storie personali"

Buongiorno a tutti,
oggi vi racconto di un seminario che abbiamo seguito sabato 23 gennaio. Il corso che ho seguito io riguardava la fotografia utilizzata per raccontare delle storie personali; questo seminario ha avuto sede allo IUSVE a Mestre e l'abbiamo potuto seguire attraverso una conferenza prima su YouTube e poi su Zoom. 
Il corso è stato diviso in due parti:
nella prima parte c'è stata una sessione plenaria su YouTube chiamato "notifica di cambiamento, l'evento sulla comunicazione sociale" dove hanno parlato del tema dell'integrazione sociale e la promozione della pace attraverso l'utilizzo dei media.
Questi corsi sono stati compresi nella materia di educazione civica ed io ho voluto seguire questo corso particolare per poter capire a fondo come i fotografi utilizzino la fotografia per raccontare storie profonde e far provare sensazioni uniche.
Lo IUSVE dal 2019 collabora con Emergency, un'associazione umanitaria italiana, con ISMU e la casa editrice Tonuè. Lavorano principalmente sui temi della convivenza, multiculturalità e della migrazione.
L'incontro svoltosi su YouTube è stato argomentato dalla giornalista documentarista Laura Silvia Battaglia che ha raccontato delle sue storie vissute in prima persona.
Ha poi parlato la presidente di Emergency Rossella Miccio, spiegandoci che la sua associazione lavorare le vittime della guerra e della povertà cercando di far capire agli immigrati che vengono considerati uguali a noi per diritti e dignità. Ha fatto presente un concetto molto importante cioè che c'è sempre la possibilità di una nuova vita.
Emanuele di Giorgi, che lavora per la casa editrice Tunuè, ha spiegato che la sua cassa editrice con Emergency hanno creato un bando di concorso per le scuole. 
Attraverso il libro "I colori di una nuova vita" sono state raccontare le esperienze di tre ragazzi che hanno dovuto superare molte difficoltà per poter migrare, e anche, il lavoro che l'associazione ha dovuto svolgere per permettere tutto ciò.
Poi, siamo entrati nel seminario con il fotografo documentarista Simone Cerio, specializzato nel Visual journalism. Il fotografo ha vinto numerosi premi dal 2014 al 2019.
Ci ha mostrato dei suoi lavori fotografici in collaborazione anche con Emergency.
I temi trattati nei suoi lavori sono simili tra loro ma sanno far emozionare. Tra questi i valori fondamentali che esprime sono l'identità, la spiritualità, la fede e le relazioni.
Infine abbiamo parlato con Mamadou Kouassi che ci ha parlato dell'immigrazione e dei vari passaggi che ha dovuto affrontare. Mamadou viene dalla Costa d'Avorio, ha 27 anni ed è arrivato in Italia 12 anni fa. Ci ha raccontato che è dovuto fuggire dal suo paese a. usa della guerra e che per arrivare in Italia ha impiegato 3 anni. Per arrivare nel nostro paese ha dovuto passare la Libia, ha attraversato il deserto ed, infine, è riuscito ad arrivare in Italia sui barconi vedendo morire molte persone.
Arrivato in Italia, non avendo il permesso di soggiorno, non aveva diritti; infatti spesso non veniva pagato per i lavori svolti. Si appassiona al tema dell'immigrazione diventando un attivista e partecipando a diverse manifestazioni. Chiede che gli immigrati possano andare a scuola e che possano avere un lavoro che possa permettere loro di vivere. Secondo lui i concetti più importanti sono l'interazione e la condivisione; per questo lavora come attivista, cercando di mettere in luce i problemi dell'immigrazione in Italia . Ha detto che "per arrivare in Italia ci ho messo 3 anni; un italiano per andare in Costa d'Avorio ci impiega un giorno"; ha detto questo per far capire che tutti devono avere gli stessi diritti e che possano fare liberamente le proprie scelte.

Fonti utilizzate per la creazione del post:

L'intervento che mi è rimasto più impresso è stato il racconto che Mamadou ha fatto per raccontare tutte le sventure, le difficoltà, le emozioni che ha dovuto passare e superare per poter avere una nuova vita. 
Si poteva notare nei suoi occhi la sofferenza che ha dovuto sopportare per arrivare in Italia e le altre difficoltà che ha trovato una volta arrivato qua per potersi integrare, inserire in una società parzialmente razzista e scettica di ciò che un ragazzo immigrato può fare, delle sue potenzialità. 
E' stato molto importante e stimolante, per me, poter capire e vedere attraverso il racconto di una persona che ne ha passate tante come ci si possa sempre rialzare e poter trovare sempre una via di uscita a tutte le difficoltà che la vita ci pone davanti.




venerdì 15 gennaio 2021

Il mio Sito Personale

Ciao a tutti!
In questo nuovo lavoro abbiamo creato su Photoshop il layout del nostro sito web. 
Questo sito è molto importante perché sarà argomento di discussione alla nostra maturità. 
Ho creato questo contrasto tra i colori nero e bianco per lo sfondo mentre per dare un tocco di vivacità ho utilizzato un azzurro acceso.
Nell'header ho inserito i bottoni Chi siamo, Portfolio, Progetto azienda, PCTO e Contatti che sono stati collegati ai rispettivi testi.
Nella parte Chi sono ho creato questo quadrato all'interno del quale andrò ad inserire una mia foto e creato una breve descrizione personale.
Nella parte portfolio ho inserito i loghi di Grafica, Fotografia; video e Web/Social con affianco i quadrati ove inserirò i migliori tre lavori che ho svolto nel triennio ritardo i ripetevi argomenti.
La parte Progetto azienda è ancora vuota perché stiamo ancora svolgendo questo progetto. Lo aggiungerò non appena verrà terminato.
In PCTO ho voluto descrivere tutte le esperienze di alternanza scuola-lavoro che abbiamo svolto nel triennio creando una semplice casella di testo mentre nella parte Contatti ho inserito i collegamenti ai social come Blogger, Gmail, LinkedIn e Instagram.
Spero che il layout del mio sito vi piaccia!
Vi lascio qua il mio lavoro:



Il mio logo personale

Ciao a tutti!
Oggi vi parlerò di un progetto molto interessante e stimolante che abbiamo fatto cioè la realizzazione del proprio logo. 
Come primo step ci è stato spiegato che avremmo dovuto realizzare un logo personale che si distinguesse dagli altri e che ci rappresentasse per linee e colori. Successivamente siamo passati alle bozze manuali al quale ho apportato delle modifiche prima di passare alla realizzazione su software. 
Ho lavorato inizialmente sulla scelta del font da utilizzare per le lettere, su come assemblarle e poi incastrarle. Durante la realizzazione del logo su Illustrator mi sono reso conto che il logo poteva essere semplificato ancora di più togliendo degli elementi che l’occhio è abituato a vedere anche se non sono presenti come l’asta obliqua della lettera A oppure la parte circolare della lettera C. 
Infine ho distanziato le lettere in modo che non risultassero unite al fine di dare aria, respiro all’interno del logo.
Ho voluto creare un logo un monogramma semplice e innovativo. E’ formato essenzialmente da due forme geometriche: un triangolo e un ovale che sono stati poi semplificati togliendo elementi superflui come l’asta obliqua sinistra della A e parte della C. Ho voluto dare due altezze diverse alle lettere per fare in modo che sembrassero sovrapposte come se la C fosse nascosta dietro alla A.

Ecco a voi il risultato:

Logo e logo a 1,5 cm




martedì 15 dicembre 2020

La mia azienda di occhiali

Buongiorno a tutti!
Oggi vi parlerò del progetto che riguarda la mia azienda di occhiali.
Innanzitutto sono partito da un breefing per cercare di capire gli scopi dell'azienda ipotetica; poi ho iniziato a inventare dei possibili naming fino a quando non sono arrivato a quello definitivo cioè OkEyes.
Successivamente abbiamo inventato la storia del marchio per renderlo più accattivante e serio. Questa è la mia:

"OkEyes è un’azienda nata a Mantova che produce e vende occhiali da vista e da sole uomo e donna.
L’azienda nasce nel 2015 quando Andrea Cavana, un sedicenne di origini italo-olandesi, inizia a comprare in stock diverse varietà di occhiali per poi rivenderli tra amici e conoscenti. Da li inizia il processo che lo porta ad essere ciò che è ora: nel 2016 apre il suo primo negozio a Porto Mantovano ma non ha un grande successo; ha però l’idea di puntare sul digitale e nel 2017 crea il suo sito web dove inizia sin da subito a vendere enormi quantità di occhiali di ogni genere. Da lì inizia la svolta.
Crea un vero e proprio team che tutt’oggi lavora con lui e produce occhiali di altissima qualità. Questo team lavora personalmente in ogni step di ideazione, design, creazione, assemblamento dei modelli richiesti dai clienti in modo tale da poter garantire sempre la massima qualità ed efficienza dei proprio prodotti.
Grazie alla qualità e alla professionalità del team, OkEyes nel 2019 ha fatturato 3 milioni di euro (+28% rispetto al 2018). Questo guadagno è stato garantito tramite l’utilizzo di materiali riciclati come la plastica derivata dai rifiuti oceanici e il legno per le montature e il vetro per le lenti.
Nell’anno corrente ha partecipato al MIDO, la più importante fiera dell’occhiale a livello internazionale ricevendo il premio come Miglior Azienda Italiana del 2019 in quanto a crescita, utilizzo dei materiali e qualità.
Oggi OkEyes conta più di 5000 dipendenti tra impiegati, artigiani, designers, grafici, social media manager; nonostante ciò Cavana dice di “non aver ancora raggiunto gli obiettivi desiderati”; infatti l’azienda ha investito un terzo dei guadagni per ulteriori miglioramenti che, ad oggi, non conosciamo ancora."

Dopo questo passaggio fondamentale la prof Lanzafame ci ha fatto creare il logo effettivo dell'azienda (prima a mano, su carta e poi su digitale, attraverso Illustrator) e poi abbiamo creato un coordinato aziendale riguardante la nostra azienda per vedere se, effettivamente, il logo scelto avesse una finalità.
Vi lascio alcuni elementi del mio coordinato aziendale con carta intestata, busta, cartellina, opuscolo, pieghevole, biglietto da visita, gadget:

Creazione logo con prove colore, b/n e riduzione

Busta

Cartellina

Gadget

Carta intestata


Il caso Facebook vs Apple

Con l’aggiornamento, da parte di Apple, del nuovo sistema operativo IOS 14 a giugno 2020 si sono creati numerosi rumors riguardo l’inasprime...